I giovani avvocati genovesi hanno visitato le carceri di Genova
Il 14 e il 16 aprile, una delegazione di giovani avvocati di AIGA Genova e il proprio Osservatorio Nazionale Carceri (O.N.A.C.) hanno visitato le carceri di competenza territoriale genovese (Marassi e Pontedecimo).
L’obiettivo perseguito con l’attività ispettiva congiunta è stato quello di verificare le condizioni delle strutture carcerarie italiane e di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di operare una profonda revisione dell’Ordinamento Penitenziario per garantire ai detenuti concrete possibilità di rieducazione e reinserimento sociale.
Alla delegazione di giovani avvocati genovesi hanno partecipato Cristiana Bodrato, Presidente della sezione AIGA Genova, Piero Casciaro, consigliere di AIGA Genova e referente territoriale dell’O.N.A.C., nonché i consiglieri di AIGA Genova, Erica Roncallo e Matteo Bottino.
Il dialogo con le direttrici Tullia Ardito (Marassi), Paola Penco (Pontedecimo) ha permesso di conoscere quali progetti concreti siano già stati realizzati in passato e di comprendere quali sarebbe opportuno organizzare in futuro.
La casa circondariale di Genova-Marassi, visitata in 14 aprile, ospita una popolazione carceraria pari a 704 detenuti, per una capienza regolamentare di 535 posti. Per stessa ammissione della Direttrice, Dott.ssa Tullia Ardito, la situazione di sovraffollamento è piuttosto allarmante e di difficile gestione, tanto che solo due giorni prima, il 12.4.2025, è stato richiesto provvedimento di sfollamento.
Altro elemento di criticità è la presenza di un solo mediatore culturale di ruolo cui si aggiungono due mediatori culturali volontari di lingua araba per il tramite del progetto “vasi comunicanti”. Tale criticità emerge con chiarezza considerato che il 55% della popolazione carceraria, ossia 371 detenuti, sono stranieri.
Le camere di pernottamento sono occupate da 6 detenuti, sebbene siano camere in realtà costruite e progettate originariamente per 2 e poi allargate a 4 detenuti.
Ogni camera, tuttavia, ha la doccia e i sanitari separati e vi è l’acqua calda.
Per ciò che concerne le attività scolastiche, Marassi offre corsi di alfabetizzazione di I e II livello in ambito di grafica pubblicitaria, ottica, odontotecnica, corso di aiuto-cuoco di 200 ore, operaio edile di 120 ore, meccanico di biciclette e scrittura creativa.
A ciò si aggiungono realtà lavorative che commercializzano o comunque sono idonee a commercializzare prodotti all’esterno come la serigrafia (tramite la Bottega Solidale, presso la quale sono impiegati attualmente 3 detenuti), il meccanico di bici con officina ed il corso di falegnameria tramite il progetto Maestranze.
Per ciò che concerne l’area medica, è prevista la guardia medica h24 ed un medico per ogni sezione del carcere che dovrebbe fungere da “medico di famiglia”.
Quanto agli ambienti, la delegazione ha rilevato che le camere di pernottamento sono apparse sicuramente piccole e non soddisfacenti i requisiti minimi richiesti dalla Torreggiani.
Il “passeggio” risulta essere piuttosto triste, con un piccolo quadrato ove i detenuti circolano sotto lo sguardo di Agente della Polizia penitenziaria.
È invece adeguata una piccola palestra esterna in cui si trovano alcuni attrezzi ginnici.
Le sale colloqui sono spaziose ma forse potrebbero essere personalizzate e rese un po’ meno “fredde”. Le sale colloqui con i difensori risultano adeguate ed in buon numero.
La casa circondariale di Genova-Pontedecimo, visitata il 16 aprile, conta una presenza di 142 detenuti – su una capienza ministeriale di 112 posti – e quindi non sembra vi sia emergenza sovraffollamento.
Tutti i detenuti, suddivisi nelle sezioni maschile e femminile, sono in media sicurezza.
Le celle sono 96, a suo tempo costruite per ospitare 1 detenuto, adesso organizzate per due posti. All’esame obbiettivo le camere di pernottamento paiono rispettare il limite minimo di spazio imposto dalla Torreggiani.
La situazione relativa al personale educativo/psicologico pare adeguata.
Per ciò che concerne le attività lavorative, 45 detenuti sono alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria con lavori interni al Carcere, altri 9 sono invece alle dipendenze di imprese e cooperative. Da questo punto di vista, il Carcere di Pontedecimo ha un laboratorio sartoria ed un laboratorio bigiotteria. Entrambi i prodotti vengono poi venduti all’esterno.
Risultano adeguate le strutture sportive (vi è una palestra, un’area verde, una sala hobby, le sale colloqui e quelle avvocati).
Piuttosto sviluppate sono le attività scolastiche, universitarie, di studio ed in generale culturali.
La criticità di Pontedecimo è l’area sanitaria. Vi è da premettere che il Carcere dipende dalla Direzione Sanitaria di Marassi e ciò è sicuramente penalizzante. Il Direttore Sanitario, infatti, è molto poco spesso presente a Pontedecimo, stante il sovraffollamento di Marassi, e ciò crea grossi disagi. Detta problematica, peraltro, era già stata riscontrata nel corso dell’accesso natalizio del 2023.
All’esame obiettivo, si è potuto constatare una buon tenuta delle camere di pernottamento, che sono parse adeguate sia per spazi che per pulizia.
Un’ottima impressione hanno fatto gli spazi di socialità, il teatro, la biblioteca, il polo universitario e la scuola che sono risultati ben tenuti, accoglienti e personalizzati.
La Direzione ha illustrato diversi progetti realizzati ed in divenire per coinvolgere i detenuti, sul punto la delegazione ha riscontrato un effettivo interesse ed attenzione per il detenuto.